1. |
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Ti ho trovato dentro al fumo
gli occhi briciavano, sai
e la gente strepitava
stridula brace tra noi
E dal pulpito un burocrate
spandeva il suo auto da fé
Quante volte abbiamo dovuto sopportarlo
millenni di pianto, a cascate, infinito
Giorni in cenere, vite in nuvole,
sogni spezzati, fatica interrotta,
dissolta, come te,
sfinita, come me.
Ma in un attimo come un refolo
mette ali il respiro tuo
e diventa come Icaro
leggero impavido, incurante del poi
vapore imprudente, stai attento lassù
Quante volte hanno mentito
versando la colpa su chi
come te e me poco aveva in più
che mani occhi chiari e qualche idea
da imbastire senza filo
indifesa tra odio e bugia
costruendo opere e fondamenta grandi
che Altri abitava, oppure annientava
Non c'è patria per chi niente ha
se non un'aerea Utopia
E tu voli già, sfiorando i pianeti
del Cosmo i segreti e come Icaro
la storia vera canterai all'Etere sottile,
alle anime smarrite, a stelle ormai esplose, alle nebulose
E volerai un passo avanti a me
per tutti quelli che non hanno scampo
e non hanno tempo,
del ferro e del fuoco io testimonierò
il ferro ed il fuoco io testimonierò
Una brezza tra i capelli
lo sussurra: come Icaro sei qui
voli dentro me e sei polvere
ma se tutto torna giustizia verrà
sì, tutto ritorna, noi forse no, non so...
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2. |
Luce (rising mosquito)
04:12
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3. |
Charlie Brown Swing
03:47
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4. |
Medusa
07:06
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Brillante la luce nera di molluschi stesi sulla battigia è chiara di luna
e l'onda di schiuma bianca
con i colori del mondo marino
disperde gli incantesimi,
e si spegne a riva,
dove il tempo finisce e Medusa arena...
Ma chissà se davvero il tempo di lei è spuma, ormai,
o sarà mistero,
ancora?
Medusa...
parla...
Medusa...
Mi fermo a riva,
l'approdo è qui
e dove l'onda va
devo andare anch'io.
Veleno indifeso,
che importa ormai?
Il mio corpo,
come un fiore,
ha sete e senz'acqua muore
E nella schiuma mi feriscono
i raggi di quel Sole che mi condannò
alla sua assenza,
nell'oscurità,
fonda clandestinità
Però laggiù viaggiai
tra Mostri e Sogni
e molto io imparai.
Laggiù planai
un colpo d'ala
volo dentro al Mare blu,
soffione in un cielo alla rovescia
E quando la luna mi chiamava
affioravo placida e tremenda
nel pallore suo, dell'astro/Donna,
io mi specchiavo e sorridevo
al ricamo di vento e corrente
che mi comandava!
Io Medusa chioma di serpente,
sguardo di pietra,
ma non è vero niente!
Sibilo, spavento ma il Mito mente
io, Medusa, orrore della gente,
vittima di ignavia e di bugia
non taccio più,
non è vero niente!
Il mio desiderio era sapere
tanto e forte agire
e chi non l'ha capito...
non è colpa mia!
se (oggi) è un fossile
di accecata illusione!
L'ombrella si gonfia nella marea
leggera va come una foglia
nel vento
e mi porta via...
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5. |
Zoe (canzone alla vita)
03:58
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6. |
Come Icaro / take 2
06:44
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Ti ho trovato dentro al fumo
gli occhi briciavano, sai
e la gente strepitava
stridula brace tra noi
E dal pulpito un burocrate
spandeva il suo auto da fé
Quante volte abbiamo dovuto sopportarlo
millenni di pianto, a cascate, infinito
Giorni in cenere, vite in nuvole,
sogni spezzati, fatica interrotta,
dissolta, come te,
sfinita, come me.
Ma in un attimo come un refolo
mette ali il respiro tuo
e diventa come Icaro
leggero impavido, incurante del poi
vapore imprudente, stai attento lassù
Quante volte hanno mentito
versando la colpa su chi
come te e me poco aveva in più
che mani occhi chiari e qualche idea
da imbastire senza filo
indifesa tra odio e bugia
costruendo opere e fondamenta grandi
che Altri abitava, oppure annientava
Non c'è patria per chi niente ha
se non un'aerea Utopia
E tu voli già, sfiorando i pianeti
del Cosmo i segreti e come Icaro
la storia vera canterai all'Etere sottile,
alle anime smarrite, a stelle ormai esplose, alle nebulose
E volerai un passo avanti a me
per tutti quelli che non hanno scampo
e non hanno tempo,
del ferro e del fuoco io testimonierò
il ferro ed il fuoco io testimonierò
Una brezza tra i capelli
lo sussurra: come Icaro sei qui
voli dentro me e sei polvere
ma se tutto torna giustizia verrà
sì, tutto ritorna, noi forse no, non so...
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Caterina Fiorentini Trieste, Italy
Born in Udine in 1970, Caterina lives in Trieste and is married with Giorgio.
Composer and songwriter, vocalist and
instrumentalist (she is a pianist, an accordionist and a vocalist), she calls herself as a "cantastorie". She is a musician, but also merges music with other arts, such as storytelling, video making, sketching and painting.
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